PANTELLERIA

Il traghetto partito da Trapani è arrivato a Pantelleria alle 6.30 del mattino.

Il tempo di trasportare il kayak con il suo carrellino nel più vicino scivolo di alaggio del porto e alle 7.15 ero giá in acqua. Ho percorso l'isola in senso antiorario. L'isola ha uno sviluppo costiero di 51,5 km è piuttosto ostica sia per il vento, sia per il fatto che ci sono pochi approdi (la sua costa è quasi interamente scogliera e roccia vulcanica, qualche zona con roccia liscia che degrada verso il mare e pochissime spiaggette di ciottoli non raggiungibili via terra).

Tante grotte, insenature, mare che varia dal turchese al blu scuro. Una delle cose che mi è piaciuta di più è di aver visto poco cemento (qualche complesso alberghiero lungo la costa) per il resto in gran parte molto selvaggia con i dammusi (costruzioni in pietra) che si sposano benissimo con il paesaggio.

Dall'arco dell'elefante il vento è cambiato e per circa 2 ore un vento da nord ovest (visto l'orario credo sia stata una termica) mi ha reso la navigazione un po' più tosta. Poi è calato e alle 17 ho fatto nuovamente rientro al porto, compiendo circa 45 km.