periplo di lampedusa e linosa in kayak

REgione

Sicilia

Distanza

50 Km

Giorni

3 Giorni

persone

2

Foto


Anche se Lampedusa, soprattutto la costa sud, la conoscevamo molto bene per esserci già stati, farla in kayak ha tutt'altro sapore e oltretutto si riesce ad osservare la costa con occhi diversi, nel modo più completo possibile.

Abbiamo caricato i kayak con il carrellino (senza macchina) e preso il traghetto da Porto Empedocle. Partendo con i kayak nel pomeriggio dal porto di Lampedusa decidiamo di fermarci nel tardo pomeriggio a Cala Pulcino, proseguendo infatti la costa si fa inaccessibile per diversi chilometri con scogliera alta. Dal porto navigando verso ovest oltre alla famosissima isole dei Conigli ci sono diverse calette (facciamo con calma visto che questo primo giorno sono previsti pochi chilometri) e le visitiamo tutte.

Un aneddoto non proprio felicissimo: sapevamo che l'isole dei Conigli ricade nella riserva A per questo chiediamo se è possibile avere un'autorizzazione per attraversarla. Ci viene detto inizialmente di no ma poi di sì e che dovevamo rivolgerci all'ufficio dell'Area marina protetta. Dopo essere arrivati all'ufficio (in un bagno di sudore!) ci viene detto con nostra sorpresa che non rilasciavano autorizzazioni per i kayak. Ci viene detto che le autorizzazione che possono rilasciare sono unicamente per i natanti a motore per l'ancoraggio in area B.

Dunque un kayak che non lascia nessun traccia al suo passaggio e non disturba la natura non può avere l'autorizzazione, poco distante i natanti a motore possono effettuare operazioni di ancoraggio. Oltretutto le riserve A dove nessuno può navigare (neanche i natanti a remi) dovrebbe essere vietata la balneazione, invece l'isola dei Conigli è frequentata da decine di migliaia di persone, che ogni anno, con i loro corpi ricoperti di olii e creme abbronzanti fanno il bagno nella riserva A, però il kayak che non inquina e non disturba la natura non può transitare. Riteniamo che ciò sia ingiusto ma purtroppo dobbiamo accettarlo.

Per fortuna la costa ovest e nord è quasi del tutto inaccessibile e non abbiamo problemi burocratici solo un diretto contatto con la natura! Affrontiamo circa 14 km di scogliera ininterrotta in una giornata di mare calmo, solo nel pomeriggio si alza scirocco che rende la navigazione un po' più movimentata prima di far rientro al porto per chiudere il giro.

Il giorno successivo ce lo prendiamo di pausa anche perchè c'è forte maestrale e visitiamo l'entroterra di Lampedusa. Il giorno successivo ancora decidiamo di prendere il traghetto per Linosa e fare il periplo anche se il mare è ancora mosso.

Linosa è stata una scoperta meravigliosa: una perla nera. Mentre Lampedusa è di origine tettonica con paesaggi aridi (seppur caratteristici), Linosa è di origine vulcanica e molto verde. Sia io che Silvio ci siamo innamorati di questa isola che rimane autentica proprio perchè non caratterizzata dal turismo di massa. La costa è bellissima scogliera scura disegnata e levigata dal vento e dal mare e pochissimi approdi, il periplo è di soli 11 Km ma ne vale davvero la pena farli in kayak.

Approfittiamo di una giornata per visitare l'entroterra che è molto interessante. Percorsi tra corridoi fatti di rocce di lava tempestati a sinistra e destra da piante di capperi e fichi d'india.